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Fin dal primo momento, l’embrione comincia a essere immerso in un universo sonoro che lo accompagna durante i nove mesi di gestazione.
Nel corpo della madre si propagano tante sonorità da creare un vero e proprio concerto ritmico, avvolgente e vitale: il battito cardiaco, il flusso sanguigno, il suono della respirazione e dei movimenti diaframmatici, il rumore delle articolazioni, sono tutte fonti sonore, che costituiscono una stimolazione per il feto.


Alla nascita la realtà sonora e la musica diventano parte integrante della vita del bambino.
Ancor prima che si stabiliscano i primi contatti con l’ambiente attraverso la vista e il tatto, al bambino giungono i suoni e i rumori della vita quotidiana: la voce della mamma e del papà, i rumori della casa, la televisione, i suoni della natura,ecc. A questo sfondo sonoro si aggiungono le prime canzoni e melodie che il bambino ascolta e che costituiscono un punto di partenza per lo sviluppo della sua sensibilità, del suo orecchio e della sua futura musicalità.
Durante il primo anno di vita le scoperte avvengono a percussione: suoni con le mani, con i piedini, con due oggetti battuti insieme ( al Nido utilizziamo anche materiali  di recupero come campanelli, bottiglie e scatole sonore, chiavi, carte da stropicciare…).
Man mano che i bambini crescono iniziano ad essere sempre più affascinati da nuovi suoni e ad avere il senso del ritmo(noi educatrici in questa fase proponiamo un primo approccio verso alcuni strumenti musicali come chitarra, maracas, tamburelli, xilofoni…).
Il suono, come la forma, il colore, il tatto, il sapore, l’odore, è una delle primarie fonti del conoscere, ma ancor prima che essere considerata una componente essenziale dello sviluppo cognitivo, la musica fa parte del vissuto emotivo del bambino.

Ci occupiamo con passione dei vostri piccoli.

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